MONTESARCHIO E SANT’AGATA DE’ GOTI: DALL’ANTICA CAUDIUM ALLA PERLA DEL SANNIO

Dai resti sanniti all’eleganza medievale di due borghi senza tempo

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Tematiche

Arte e cultura
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N. partecipanti

min 1/max 50
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Durata

8 ore
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Tipo di viaggio

Esperienze one day

QUANDO PARTIRE: Tutto l'anno

Descrizione del programma

Montesarchio è uno dei più importanti centri della Valle Caudina. Il nome deriva probabilmente da Mons Arcis, con riferimento all’esistenza sul colle di una struttura fortificata costituita da una torre cilindrica, presente forse già in epoca sannitica. Durante il periodo romano la città di Caudium rappresentò una tappa obbligata lungo la via Appia da Roma verso Brindisi. La città è famosa per la battaglia delle Forche Caudine (seconda guerra sannitica) in cui i romani vennero sconfitti dai sanniti e costretti a subire la pena delle forche caudine.
Il vaso di Assteas, noto anche come il cratere di Assteas, è un antico vaso greco a figure rosse risalente al periodo classico del V secolo a.C. Questo vaso è famoso per la rappresentazione di una delle storie più note della mitologia greca, il mito del ratto di Europa. Il vaso fu rinvenuto nella necropoli sannitica di Sant’Agata dei Goti, in provincia di Benevento, da un operaio nel corso di alcuni lavori alla rete fognaria negli anni Settanta. Dopo essere stato venduto dall’operaio al mercato nero per un milione di lire ed un maialino, passò per il mercato antiquario e nel 1981 fu acquistato dal Paul Getty Museum di Malibu, in California, per 380.000 dollari. Nel 2005 il cratere è stato finalmente restituito all’Italia grazie a complesse indagini investigative condotte dai Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale; da allora è stato esposto al Museo Archeologico Nazionale di Paestum e ospitato in sedi prestigiose, come il Palazzo del Quirinale e l’UNESCO di Parigi e poi per alcuni mesi anche a Sant’Agata dei Goti. Oggi è possibile ammirare stabilmente il celebre cratere di Assteas nel Museo Archeologico Nazionale Caudino di Montesarchio.
È davvero difficile non rimanere affascinati dalla vista di Sant’Agata de’ Goti, con i campanili e le cupole maiolicate che spiccano sulle case e i palazzi allineati e abbarbicati sopra una rupe di tufo. Il territorio di Sant’Agata de’ Goti è attraversato in parte dall’acquedotto Carolino (patrimonio UNESCO), che si snoda, per lo più interrato, per una lunghezza di 38 chilometri circa per giungere fino alla Reggia di Caserta. Dalla località Longano, del comune di Sant’Agata de’Goti, percorrendo circa 5 km e ammirando alcuni “torrini”, si giunge al terzo ordine di arcate dei “Ponti di Valle”, la parte visibile e più famosa dell’acquedotto. Tra i prodotti tipici di eccellenza, spiccano la Mela Annurca, da molti definita la regina delle mele, i vini Falanghina e Aglianico e l’olio extravergine d’oliva. Con i prodotti del territorio, si realizzano poi le ‘nfrennule, tarallucci dalla consistenza e dal sapore unici.

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