I borghi dei Sanniti

Una volta entrati nella zona antica del borgo di Montesarchio tra i vicoli e le strette stradine, è facile imbattersi in una serie di botteghe artigiane, piccole imprese a conduzione familiare che mantengono viva l’espressione della professionalità e creatività degli artigiani. A caratterizzare le attività artigianali di Montesarchio è tuttora la lavorazione della creta, per mano dei cosiddetti “pignatari”, che producono ancora a mano i più durevoli e massicci tegami di terracotta. Invece, il borgo di Sant’Agata de’ Goti, città Europea del vino 2019,  è collocato alle falde del monte Taburno, adagiato su uno sperone di tufo. Gli storici sostengono che questa pittoresca cittadina, allungata su una terrazza tufacea fra due affluenti del fiume Isclero e non distante dal monte Taburno, sorse sul sito della città sannitica di Saticula, dedotta a colonia romana nel 313 a.C. Le vie interne sono ancora a misura d’uomo: percorrere queste caratteristiche strade a piedi e scoprire le piazze, che si aprono d’improvviso, i monumenti e i palazzi, che si ergono maestosi all’uscita degli stretti vicoli, è un piacere per gli occhi e per la mente.