Lo Scipionyx Samniticus è un dinosauro appartenente alla Famiglia Compsognathidae. Fu scoperto nel 1981 nei pressi di Pietraroja, in provincia di Benevento ed è il primo dinosauro scoperto in Italia. Il suo scheletro, eccezionalmente conservato, è stato ritrovato all’interno di una roccia calcarea risalente al Cretaceo inferiore, circa 113 milioni di anni fa.
Il nome Scipionyx deriva dal fatto che il dinosauro è stato trovato nei pressi della Via Appia, la strada romana che collegava Roma con Brindisi.
Il termine Samniticus, invece, fa riferimento alle popolazioni italiche che abitavano il territorio in cui è stato scoperto lo Scipionyx.
Perché Scipionyx Samniticus è così importante?
Il dinosauro è considerato uno dei fossili più importanti della paleontologia italiana perché ha permesso di acquisire informazioni fondamentali sulla morfologia, l’anatomia e la biologia di un dinosauro carnivoro del Cretaceo inferiore, ma anche sul comportamento e sulla struttura generale dei dinosauri.
Per la scienza rappresenta un ritrovamento estremamente interessante perché è quasi del tutto integro. E’ infatti uno dei dinosauri meglio conservati al mondo: presenta ancora alcuni tessuti molli come muscoli ed intestino. Quest’ultimo del tutto integro si trova in un eccezionale stato di conservazione.
Dopo ben 110 milioni di anni gli studiosi hanno potuto osservare cellule, vasi sanguigni, muscoli, capillari ed addirittura alcuni avanzi di quello che è stato l’ultimo pasto di questo piccolo dinosauro.
Scipionyx Samniticus, inoltre, testimonia il fatto che all’epoca in cui visse, l’Italia non era completamente sommersa dalle acque del mare ma vi erano vaste aree di terra emersa.
Com’era questo piccolo dinosauro?
Questo dinosauro misurava da adulto circa 70 centimetri di lunghezza e pesava circa un chilogrammo. La sua forma snella ed allungata e la testa sottile e appuntita suggeriscono che fosse un agile predatore. È stato descritto come un vero “tesoro” della paleontologia, grazie alla conservazione del tessuto muscolare, dei vasi sanguigni e persino del sistema nervoso.
Viene considerato il dinosauro a pelle fossile più completo e dettagliato. E’ stato rinvenuto con le squame della pelle ancora attaccate alle ossa. In particolare, è stata osservata la presenza di tessuto muscolare che suggerisce che il dinosauro fosse un animale molto attivo. Lo studio del sistema nervoso ha inoltre permesso ai ricercatori di ipotizzare l’organizzazione cerebrale di questo dinosauro.
Le caratteristiche principali del dinosauro erano le seguenti:
- lungo meno di 24 centimetri dalla punta del viso all’estremità della coda
- il peso è di circa 50-70 grammi
- lo scheletro è molto ben conservato, soprattutto la regione addominale e pelvica, che ha permesso di studiarne in modo molto approfondito la morfologia e la struttura interna
- la testa è piatta e lunga, con occhi grandi e narici posizionate all’estremità del becco
- Scipionyx posizionava le sue zampe anteriori in posizione orizzontale rispetto al suolo. Questo suggerisce che fosse un animale quadrupede. Le zampe posteriori, invece, erano piuttosto corte e robuste.
- è stato uno dei pochi dinosauri a conservare tracce della propria pelle, che si presentava piatta, liscia e priva di scaglie.
La fontanella fronto-parietale ancora aperta, le proporzioni del corpo, il grado di ossificazione della colonna vertebrale, il muso corto e la struttura dei denti lasciano pensare che Scipionyx morì solo alcuni giorni dopo la sua nascita.
Nel tubo digerente del piccolo dinosauro sono stati ritrovati anche numerosi resti di cibo, come scaglie di pesce ed una piccola zampa di lucertola. Si nutriva, quindi, di carne e pesce, ma era troppo piccolo per poterlo fare da solo.
I resti di cibo che sono stati ritrovati nel suo stomaco lasciano presupporre che prima della sua morte sia stato nutrito dai suoi genitori con dei piccoli pezzi di prede sminuzzate appositamente per lui.
Pietraroja, un sito di grande importanza geologica e paleontologica
Pietraroja, il piccolo comune situato nella provincia di Benevento dove è stato rinvenuto lo Scipionyx Samniticus, è un’area di grande importanza geologica e paleontologica.
La presenza di rocce sedimentarie e fossili, unita alla formazione di cavità naturali ed alla presenza di rilievi montuosi, rende Pietraroja un’importante area di studio e di interesse per gli appassionati di geologia e paleontologia.
La zona è caratterizzata dalla presenza di rocce sedimentarie, principalmente calcari ed argille, risalenti al periodo giurassico (circa 200 milioni di anni fa) e al cretaceo (circa 145 milioni di anni fa).
In queste rocce sono stati rinvenuti numerosi fossili di ammoniti, bivalvi, gasteropodi ed altri organismi marini, che forniscono preziose informazioni sulle specie che popolavano i mari del passato e sulla loro evoluzione nel tempo.
La presenza di queste rocce calcaree ha favorito la formazione di diverse cavità naturali, come grotte e doline, che rappresentano un’importante risorsa naturalistica e turistica per la zona.
Da un punto di vista geologico, la zona di Pietraroja è anche interessante per lo studio delle faglie e delle pieghe che hanno dato origine ai rilievi montuosi circostanti, come il Monte Taburno e il Massiccio del Matese.
Lo studio dei fossili rinvenuti a Pietraroja dicono che oltre 110 milioni di anni fa questa località non era sommersa dal mare e non era neanche sui monti. Era piuttosto nel mezzo di una laguna di acqua salmastra, un vero e proprio ecosistema nel quale vivevano rettili, pesci, anfibi e, appunto, dinosauri.
La laguna nella quale si trova ora Pietraroja era poco profonda, ben riparata e con acque calme e poco ossigenate. Questo ha impedito i normali processi di decomposizione degli organismi i quali, a distanza di milioni di anni, si sono conservati perfettamente, giungendo fino a noi in perfetto stato di conservazione.
Dove è conservato oggi Scipionyx Samniticus?
Molti dei reperti fossili che sono stati rinvenuti nel corso degli anni nella zona di Pietraroja, compreso Scipionyx Samniticus, possono essere visti ed ammirati all’interno della Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per le province di Benevento e Caserta in Viale degli Atlantici 16/18 a Benevento, nell’ex convento di San Felice.
E’ possibile vedere il piccolo cucciolo di dinosauro gratuitamente dal Lunedì al Sabato dalle 9:00 alle 18:30 e la Domenica dalle 9:00 alle 13:00.